Allergie al polline

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Con il termine "pollinosi" si indicano le manifestazioni allergiche dovute alla sensibilizzazione specifica ai pollini di determinate piante. L'allergia al polline si può manifestare con sintomi oculari, nasali e bronchiali; le principali forme di pollinosi sono la rinite allergica e l'asma bronchiale. 

La manifestazione più comune è il classico raffreddore da fieno che compare in primavera in occasione della fioritura delle graminacee. In realtà i sintomi della pollinosi possono presentarsi anche in altri mesi.

Negli ultimi anni si è assistito infatti al diffondersi di allergie nei confronti di molte altre piante tra cui alcuni alberi che, avendo un periodo di fioritura anticipato rispetto a quello delle graminacee, possono comportare la comparsa dei sintomi fin dai mesi di gennaio- febbraio (il primo a fiorire è il nocciolo, seguito da ontano e betulla; anche il cipresso è un'importante fonte di pollini responsabili di allergie). Il periodo successivo (da marzo a giugno) è caratterizzato dalla pollinazione delle erbe da campo (in primo luogo le graminacee, ma anche le composite, la parietaria, la lanciuola ecc.). In alcune aree (es. Pianura Padana) inoltre, negli ultimi tempi, si è diffusa l'ambrosia che fiorisce alla fine dell'estate producendo pollini con un potere sensibilizzante particolarmente spiccato.

 

Come combattere l'allergia al polline